La falesia "Francesco Cancarini"

Il ricordo di un amico e nuovi orizzonti per la corna di Caspai

La corna di Caspai è una catena di roccia dolomitica che si snoda tra Passo della Cavada e Passo della Cisa, poco sopra il comune di Lodrino. La si conosce per l’omonima via ferrata, il cui sviluppo viene ampiamente descritto su più guide e siti internet dedicati.

Nel 1959, Ottorino Pianta aveva aperto una via alpinistica con difficoltà di 5º grado sul versane Sud-Est, ma una grossa frana si è staccata dieci anni dopo ed ha modificato la conformità della parete fino al giorno d’oggi. Mario Ghedi e Doriano Bertarini con Mauro Mombelli aprirono itinerari alpinistici anche sul versante Sud, ma l’esperienza non ebbe largo seguito.

Oggi, grazie ai “furgonauti”, tra cui Andrea Pintossi e Alessio Avallone, local amanti e rispettosi della montagna, si ha di nuovo occasione per tornare da queste parti e godere di una natura unica e maestosa. Da tempo i ragazzi stanno esplorando i possibili itinerari della corna di Caspai, oltre che viaggiare per il mondo a bordo del loro furgone. Purtroppo, però, i “furgonauti” perdono troppo presto una loro parte importante, Francesco Cancarini, un grande alpinista e un caro amico. Nasce così, per rendere omaggio al compagno di tante arrampicate, l’idea di chiodare una falesia che porti il suo nome.

Alessio trova, proprio a Lodrino “una fascia rocciosa di qualità eccellente con un fronte di 80,100 metri e di altezza sufficiente per scaldare i nostri cuori e mettere in carica le batterie dei nostri tassellatori”.

Ed eccola qui, oggi, la falesia “Francesco Cancarini”, con parole dello stesso Pintossi:

Interamente chiodate con materiale inox certificato, il tutto autofinanziato dalle stesse persone che hanno dedicato tanti sabati, tante domeniche e serate fino a ben oltre il tramonto. Il risultato è una palestra di arrampicata su roccia ottima, il livello della gradazione è severa ma la chiodatura è, a dir nostro, piacevole e non lascia posto ad inutili patemi d’animo privilegiando il gesto atletico ed il divertimento.

​Per sapere tutto sulla storia della falesia di Lodrino, ecco il link al racconto di Andrea Pintossi:

La falesia è nuova, pertanto si consiglia vivamente l’uso del casco, ancor di più rispetto a quanto non lo si consigli sempre.

Le soste sono tutte ad anello chiuso ed è quindi necessario fare la manovrina (da ripassare a terra). L’apritore deve quindi effettuare la manovrina con tutte le copie posizionate.

L’altezza massima dei tiri è di 27 metri. Si prega in modo particolare di lasciare pulita la falesia e di tenere spazzolati gli appigli e gli appoggi, per permettere agli altri arrampicatori di concludere i tiri “a vista”.

Un sentito grazie ai "furgonauti" e buon divertimento!

Accesso alla falesia

Dalla pizzeria Genzianella in località pineta si continua su strada asfaltata prima in discesa e poi in salita, si sale ancora fino a quando la strada non diventa sterrata, ma praticabile.  Si parcheggia in località Mut, si ritorna indietro circa 10 metri e si prende il sentiero in discesa che entra nel bosco. Si troveranno dei cordini fuxia che portano ad un prato e, poi, dal prato ad un castagno, per cui si scende ancora. La falesia si trova sulla destra. Tempo di avvicinamento: circa 10 minuti.

Tiri

  1. Cappuccetto Rosso” 6c
  2. Glory Hole” 6c+
  3. Variante alta “The dark side of the hole” 7b
  4. Fkk frei korpe klettern 7°
  5. Prendimi da diedro 6c
  6. Lavoro di piedi 7a+
  7. Clitosmile 7a+
  8. Spruzzavi acqua 6b+
  9. Golden Rain 6b+
  10. Il tridente 6b+
  11. Fallo… duro 6b
  12. Ventun bordò 6a+
  13. Sciupafemmene 6b+
  14. Elevato G.D.P. 5c
  15. Terre inesplorate 6°
  16. Fagiana ripiena 5°
  17. Frana in love 5°
  18. I dispersi 6°
  19. W re Gianni 6c
  20. Le follie del presidente 6b+
  21. Il sogno di Praga 6a+
  22. Big sister 6b+
  23. La vedo nera 6°
  24. Via del soffiatore 5b